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Facciamo un pacco alla camorra: l’inaugurazione della tredicesima edizione a Villa Fernandes
26-11-2021 15:00

di Francesca Andreoli

Un exploit di entusiasmo e legalità per questa 13° edizione de “Facciamo un pacco alla camorra”, presentata il 19 novembre in anteprima nei giardini di Villa Fernandes.

Il Pacco alla camorra è un paniere di prodotti biologici come il pomodoro, il vino, la pasta, conserve e confetture, olio e farina, tutti coltivati e trasformati su terreni che un tempo appartenevano alla criminalità organizzata.

Nel Pacco ci sono prodotti provenienti da diverse Cooperative del Sud Italia: “Un fiore per la vita” (Aversa), “Al di là dei sogni” (Maiano di Sessa Aurunca), “Cantina Vitematta ed Eureka” di San Cipriano D’Aversa, “Albanova onlus” a Cancello ed Arnone, “Esperanto” (Castel Volturno), “La Strada” (a Teano), cooperativa “Lazzarelle” (Pozzuoli), cooperativa “Osiride” (Minturno), “Pietra di scarto” (Cerignola).

Questa 13° edizione è ispirata alla donna alla quale è dedicata anche l’illustrazione sul pacco del fumettista Daniele Bigliardo, storica matita di Dylan Dog.

Uno sfondo verde foglia che raffigura un albero con profonde radici e una folta chioma a rappresentare l’energia vitale di un mondo che rinasce e che rifiorisce nelle relazioni, negli affetti, nel lavoro e nella comunità. È la donna ad aver scoperto per prima l’agricoltura e ancora lei a ricordarci che da un mondo consumato non possiamo avere l’inesauribile e che per costruire un modello green dobbiamo restituire quello che Madre Natura ci ha concesso.

Nato dalla mission del Consorzio Nco e promosso dal Comitato don Peppe Diana e dall’associazione Libera nomi e numeri contro le mafie, il Pacco alla camorra ha visto negli anni l’incrementarsi della rete di supporto, che per il secondo anno consecutivo può contare sul sostegno del Fondo assistenza per il personale della Polizia di Stato che si occupa dei più fragili, a testimonianza della solida collaborazione con la Polizia di Stato. Testimone di questo sodalizio, il fumetto del Commissario Mascherpa ideato e sceneggiato da Luca Scornaienchi, responsabile del Museo del Fumetto di Cosenza, insieme alla redazione di Poliziamoderna. Tra le novità di questa nuova edizione anche l’incontro felice con il team di Gianluca Sionne per Amasud.it, un marketplace che ha come obiettivo quello di aiutare lo sviluppo sostenibile e la crescita delle imprese e dei produttori del Sud Italia.

Nel giorno della presentazione, giungono calorosi i saluti istituzionali del sindaco di Portici, dott. Vincenzo Cuomo, che ai nostri microfoni dice: “Sono testimonianza in primis della bontà dei prodotti contenuti nel pacco, ma anche della difficoltà di amministrare beni confiscati. Questa Villa che oggi ci ospita, ad esempio, ha una autonoma capacità di autofinanziarsi, creando una struttura che da la possibilità, tra le altre cose, anche di lavorare. Se ciò non succede i bene confiscati vengono lasciati a se stessi e tutto l’impegno perde di valore. Noi non abbaiamo bisogno dei professionisti dell’antimafia, ma di creare opportunità. Perciò dico in bocca al lupo e W il pacco alla Camorra!”

Il direttore di Villa Fernandes, Antonio Capece, riporta la sua testimonianza di come un bene confiscato alla camorra sia diventato una bella esperienza di hub sociale, grazie all’impegno di 23 partner e al contributo di Fondazione Con il Sud e Fondazione Peppino Vismara che hanno permesso di costruire un polo di attività di tipo sociale, culturale e formativo. Infine, ricorda che sui monitor del bistrò della Villa va in onda il video di presentazione dei prodotti montato da Mario Pagano.

Da ex studente della facoltà di Agraria, ritorna a Portici per l’evento il coordinatore del Comitato don Peppe Diana, Salvatore Cuoci, che dedica il pacco a tutte le donne vessate, sfruttate, soppresse, a quelle donne che si battono per la libertà, alle donne di cooperative e associazioni che ogni giorno si impegnano per un mondo più inclusivo, ricordando Malala Yousafzai, la più giovane vincitrice del Premio Nobel per la pace.

Un pensiero, a conclusione, per Valerio Taglione, protagonista della resistenza civile alla camorra.

Ci porta i saluti dell’assessore Lucia Fortini, il presidente della Commissione Anticamorra e Beni Confiscati della Regione Campania, Carmine Mocerino, il quale marca la sua vicinanza all’iniziativa e illustra le 3 linee di finanziamento per i beni confiscati:

1. sovvenzioni alle ristrutturazioni per beni confiscati

2. sostegno alle start-up

3. sostegno ad attività che sono già insidiate nei beni confiscati ma che hanno difficoltà a sostenersi

Inoltre rivela che con l’assessore Fortini si sta lavorando a un testo di legge che valorizzi chi ha dato il proprio contributo e tempo al volontariato, come, ad esempio, il riconoscimento di crediti nelle procedure concorsuali.

Introdotta da Simmaco Perillo, è intervenuta Valeria Del Piano, direttrice di NCO che ha illustrato l’attività del Consorzio, ossia quella di utilizzare fondi agricoli sottraendo quelli acquisiti in maniera malsana alla criminalità organizzata. La sua è una testimonianza di impegno e di coraggio, ma anche di come si possano costruire solide realtà sociali con entusiasmo e forza di volontà: “Tutti i giorni si lavora la terra! Io ho iniziato 15 anni fa, sono stata volontaria del servizio civile per la cooperativa Un fiore per la vita e proprio questa esperienza mi ha fatto capire che si doveva fare di più! Cosa sono i beni confiscati? Luoghi che offrono lavoro agli onesti: i contratti stipulati da NCO erano i primi fatti alle persone, che fino a quel momento erano invisibili per il mercato del lavoro e questi contratti contengono tutto il fervore delle mani che lavorano e delle menti che sudano: Olga, ad esempio, ci chiede quanti barattoli abbiamo fatto, perchè ci tiene che il suo lavoro porti a dei risultati!”

Imma Carpiniello – presidente della cooperativa sociale Lazzarelle – testimonia il suo impegno nel carcere femminile di Pozzuoli, dove si produce caffè, una materia prima “maschilista” e “sporca”, un lavoro fatto sempre dagli uomini e lucrato da multinazionali che sfruttano la terra e gli uomini che vi lavorano. Lazzarelle invece non si è piegata alle logiche del mercato, preferendo un prodotto equo e solidale. Riflettiamo sul fatto che tutte le cose che ci danno col caffè, come il bicchierino, i tovagliolini, ecc, sono fintamente gratis perché tutto è frutto dello sfruttamento dei terreni e degli uomini.

Infine, un po’ di numeri della pandemia, che riportano le donne le più penalizzate: donne che lavoravano nei bar, ai ristoranti, o nei b&b sono state le prime ad essere espulse dal mondo del lavoro e ritornare nella fascia dell’illegalità. È per loro che quest’anno nel pacco ci sarà anche il caffè.

Mercedes Nicoletti, facilitatrice del progetto Pon Nuove Comunità Organizzate, porta il suo sostegno direttamente da Rimini: “Ho camminato a fianco di NCO per anni per questo ho deciso di venire qui a mettere le mani nel pacco. Con NCO sono cresciuta professionalmente e umanamente: questo è il mondo del lavoro che da dignità alle persone! Purtroppo a Rimini, città da dove provengo, siamo lontani dallo sviluppo di questo tipo di economie, voi siete un modello!”

Non manca un momento di commozione con la testimonianza di Mary Colonna, familiare di Ciro, vittima innocente della camorra. Grazie a Mary si è rivelato, in tutta la sua poderosità, l’importanza del sostegno che associazioni come Libera danno ai cittadini onesti di questa terra.

Tra gli interventi, anche quello di Tina Cioffo, giornalista e componente del comitato don Peppe Diana: “Già da piccola mi arrabbiavo di fronte alle ingiustizie. Ricordo quando al liceo invitando parte della mia classe a casa mia, nessuno volevo venire a San Cipriano d’Aversa. Già allora sentivo una rabbia che mi ha spinto a diventare la giornalista che sono oggi: a San Cipriano però non c’erano giornaliste donne e l’accoglienza non è stata buona, tutt’altro! Allora ho cominciato a denunciare le cose che non andavano bene, ma anche a promuovere quelle che funzionavano. Con Salvatore Cuoci e Valerio fondammo poi il comitato Don Peppe Diana e noi donne abbiamo dato prova della capacità di rimboccarci le maniche e di essere l’eccellenza nella politica, nella scienza, nell’arte. Fino all’ultimo giorno della mia gravidanza ho continuato a diffondere il loro valore.”

Mariano Di Palma, referente regionale di Libera conclude la kermesse della giornata: “Volevo ringraziare tutta la rete di NCO perché in Campania possiamo raccontare una storia di speranza, grazie a chi si fa carico ogni giorno dell’economia civile, a tal proposto cito e ricordo Antonio Genovesi, uomo di questa terra, che diceva che l’economia o è civile o non lo è. Infine, il mio pensiero va a tutte le persone che hanno perso la vita per una guerra di profitto e di potere. Questo pacco è testimone di un mondo che sta cambiando!”

Un ultimo contributo istituzionale è quello che ci offre l’assessore alla Legalità, Sicurezza ed Immigrazione della Regione Campania, Mario Morcone: “Su questi terreni stiamo scommettendo molto, anche se non nascondiamo esserci difficoltà, per lo più per ragioni burocratiche, acquisizione di fondi ecc ecc, ciononostante la provincia di Caserta è un’eccellenza che dimostra che il mondo del lavoro è un mondo fatto di strade di dignità e noi come amministratori dobbiamo avere la forza di promuovere questi modelli!”

L’incontro, moderato da Simmaco Perillo, si è concluso proprio con le sue parole: “Da tempo ci frullava l’idea di esportare il Pacco anche in altre regioni d’Italia perché l’esperienza ci insegna che ogni qual volta che si lascia al libero mercato un qualsivoglia prodotto si insinua il malaffare, che è un cancro che sta dilagando non solo in Campania.

Il Pacco è economia sociale perché mette al centro le persone, molte di queste destinate ai margini della società.

Abbiamo provato a costruire un modello di welfare per tutti, anche per coloro per cui non c’è speranza: la nostra non è solo un’opportunità di lavoro, ma anche di aggregazione, di inclusione e sviluppo delle nostre realtà locali. E questa è l’unica speranza che abbiamo per ripristinare un mondo dedito ai valori dell’onestà, della capacità e della volontà!”